Istituto Champagnat

Scuola primaria

La nostra offerta formativa è elaborata annualmente e perfezionata in itinere per favorire lo sviluppo delle capacità dell’alunno, la formazione globale e la valorizzazione della sua persona.

La frequenza alla Scuola Primaria è obbligatoria per tutti i bambini italiani e stranieri che abbiano compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre, mentre è ancora facoltativa per chi compie sei anni entro il 30 aprile dell’anno successivo. La Scuola Primaria prosegue il percorso iniziato nella Scuola dell’Infanzia.

La Scuola Primaria dell’Istituto Champagnat vuole essere un ambiente accogliente e positivo, che mira alla crescita umana, culturale e sociale del bambino, in rapporto con la sua formazione familiare e nell’ambito specifico dell’attività didattica. Nella nostra scuola è riconosciuto il valore della famiglia come luogo originale e primario dell’esperienza del bambino e la scuola diventa strumento pedagogico al servizio della famiglia per compiere la formazione educativa.

Il percorso educativo che vogliamo offrire parte dalla consapevolezza che educare è introdurre il bambino alla realtà nella sua totalità e accompagnarlo nella ricerca del senso della sua vita. La competenza non è altro che il risultato di una elaborazione del pensiero per intervenire sulla realtà in maniera costruttiva.

Compito della scuola è principalmente quello di valorizzare l’atteggiamento tipico del bambino ad un’apertura alla totalità attraverso la presenza e l’esempio di maestri che si mettono in gioco in un rapporto di accoglienza, di stima e di affetto. Il bambino viene a scuola con tutto sé stesso, con la sua storia, i suoi affetti, le sue esperienze e il suo desiderio di conoscere e di imparare. Partendo da questo riconoscimento i docenti, che impegnano la propria umanità nel compito educativo, indirizzano ogni singolo bambino ad una esperienza di apertura alla realtà dando fiducia alle sue capacità. Proprio da questa esperienza di apertura e disponibilità di fronte al reale nascono le domande fondamentali che generano le discipline. Le materie, con il loro peculiare contenuto, metodo e linguaggio non sono il fine del lavoro scolastico ma lo strumento per accostarsi alla realtà e comprenderla.

Vogliamo educare i bambini, istruirli nei loro doveri, insegnar loro a metterli in pratica, dar loro uno spirito e modi di agire cristiani, far acquistare loro le abitudini religiose e le virtù che formano il buon cristiano e il buon cittadino.

Marcellino Champagnat

Orari

Il piano orario è stabilito in base alle indicazioni di massima della normativa vigente di riferimento. L’attività scolastica si svolge dal lunedì al venerdì al mattino per 5 lezioni giornaliere (dalle 8:00 alle 13.00) e due rientri obbligatori pomeridiani settimanali fino alle ore 16.20 per un totale di 32 lezioni scolastiche settimanali con moduli di 55 minuti.

La scuola offre tutti i giorni il servizio mensa con intervallo sorvegliato. Quotidianamente prima dell’inizio delle lezioni è prevista un’attività a carattere pastorale chiamata “Buongiorno” che varia dal giorno della settimana al tempo liturgico dell’anno in corso.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA SCOLASTICA DI BASE

Studio Assistito: nei pomeriggi non interessati dal rientro obbligatorio la scuola propone il servizio di Studio Assistito dalle 14:30 alle 16:20.

Potenziamento della lingua inglese: in tutte le classi, i bambini hanno cinque ore di inglese settimanali con docente al livello di madrelingua.

Uscite e visite didattiche: nel corso dell’anno vengono proposte uscite didattiche e laboratori in luoghi significativi come sostegno al percorso scolastico, in stretto rapporto con i contenuti del lavoro che si sta svolgendo, come possibilità di esperienza e di approfondimento.

Preparazione ai sacramenti della Prima Confessione e Prima Comunione: accompagnamento dei bambini di terza alla loro Prima Confessione e dei bambini di quinta alla Prima Comunione.

Per maggiori informazioni:

Segreteria Documenti utili

Per il raggiungimento delle suddette finalità, le diverse attività riguardano tutti i campi di esperienza ed i loro traguardi per lo sviluppo delle competenze:

  • ComunicareL’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
  • AscoltareAscolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
  • LeggereLegge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
  • AnalizzareUtilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

Finalità formative

La finalità della Scuola primaria è: “l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.” Inoltre, la Scuola primaria: “svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese”.

La nostra proposta

L’educazione e lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini di ciascuno sono favorite dal riferimento all’insegnante prevalente di classe, che il bambino sente come responsabile principale della sua vita scolastica, in grado di sostenerlo attraverso il lavoro quotidiano nel suo sviluppo evolutivo. Nell’attività didattica, l’insegnante di classe è affiancato/a da altre figure professionali (per alcune discipline specifiche come lingua inglese, informatica, musica, scienza motorie, religione), altrettanto importanti alla formazione ed educazione unitaria del bambino. Viene scelto un itinerario didattico che fa riferimento alle fondamentali aree disciplinari, umanistica/artistica e logico-matematica, per il loro legame esplicito con l’esperienza e per la loro possibilità di offrire capacità strumentali di base.

Elementi fondamentali per il raggiungimento di questi obiettivi generali sono:

 

1 – L’esperienza del bambino attraverso cui si esplicitano idee e valori;

2 – Il passaggio graduale dal mondo dell’esperienza al mondo delle idee;

3 – La corporeità come valore;

4 – Il confronto interpersonale;

5 – La constatazione che la diversità delle persone e delle culture è una ricchezza. Tutto ciò si raccorda perfettamente con le finalità educative specifiche:

  • 5.1. Esprimere un personale modo di essere,

  • 5.2 Interagire con l’ambiente circostante,

  • 5.3 Risolvere problemi,

  • 5.4 Riflettere su sé stesso,

  • 5.5 Maturare il senso del bello.

Come si può desumere, si tratta di competenze che si costruiscono su un sapere e su un saper fare che si intrecciano continuamente e che confluiscono nella possibilità di dare “senso alla vita”, sicuramente il più alto obiettivo di qualunque azione formativa.

La nostra scuola:

  • Promuoveil processo di alfabetizzazione culturale valorizzando le esperienze e gli interessi degli alunni;
  • Promuove l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e un livello di padronanza di abilità e di competenze attraverso un apprendimento significativo che porti l’alunno a partecipare attivamente alla costruzione del proprio sapere;
  • Educaalla convivenza sociale, favorendo la consapevolezza e la conoscenza di sé, degli altri e dell'ambiente.

Strategie didattiche

I percorsi che si realizzano nelle diverse realtà di classe, pur essendo unici e irripetibili, perché unici e irripetibili sono gli attori alunni/insegnanti, hanno valori pedagogici e scelte didattiche condivisi a livello di settore che diventano bussole fondamentali per dare una direzione unitaria ai processi di insegnamento/apprendimento.

Scelte condivise dal corpo docente:

  1. Potenziare le capacità relazionali/comunicative.
  2. Valorizzare le differenze individuali.
  3. Scoprire le radici della propria identità personale e culturale.
  4. Rispettare i tempi e gli stili di apprendimento individuali.
  5. Valorizzare e potenziare tutti i linguaggi espressivi e comunicativi, per sostenere la creatività individuale.
  1. Incontrare ed utilizzare linguaggi informatici e multimediali.
  2. Ricercare insieme per ri-costruire il sapere e produrre cultura.
  3. Fare insieme per elaborare ipotesi e scoprire soluzioni ai problemi.
  4. Costruire regole condivise ed efficaci per stare meglio insieme.

Laboratori

Teatro
Spagnolo
Informatica
Cambridge

Martedì dalle 14,20 alle 15,20 – Teatro

La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell’uso più comune con il termine drammatizzazione si intendono genericamente tutte le forme di uso dei mezzi teatrali a fini educativi. E’ un’attività rivestita di precisi significati ludici e ottiene alto gradimento tra i bambini perché corrisponde ad una loro esigenza profonda.

La drammatizzazione infatti significa:

  1. socialità: l’attività teatrale implica l’accettazione della libertà e del punto di vista dell’altro, la discussione ed il coordinamento delle azioni. Tutto ciò abitua alla vita di gruppo dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni e ruoli;
  2. emotività: nell’attività teatrale si intrecciano comportamenti carichi di intensa emotività, improvvisi e spontanei in bambini liberi di esprimersi;
  3. linguaggi: la messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette al bambino di appropriarsi di molteplici linguaggi e gli garantisce la possibilità di comunicare;
  4. creatività: i bambini trovano l’occasione per sviluppare il proprio potenziale fantastico e la propria creatività. Esigenza di cambi di scena, costumi, dialoghi, ruoli, esercitano alla elasticità mentale per la creazione di soluzioni sempre nuove;
  5. interdisciplinarietà: anche nella fase più tipicamente teatrale si possono individuare filoni di lavoro i cui temi possono essere sviluppati in ambiti diversi.

La valenza educativa e pedagogica del teatro nella scuola è ormai riconosciuta e comprovata. L’attività teatrale, esercitata con una metodologia adeguata, può rispondere ai bisogni più urgenti che i bambini si trovano ad affrontare nella complessità della società contemporanea e della sua crisi di certezze e aspettative. Il teatro rappresenta la forma d’arte collettiva per eccellenza.

Fare teatro significa anzitutto lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo spettacolo. Significa inoltre avere una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto in cui l’errore venga accolto e non censurato anche per i bambini svantaggiati o con problemi relazionali.

Per tutte queste ragioni l’attività teatrale può rispondere efficacemente ai nuovi e urgenti bisogni dei bambini. Rendere i bambini protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso accresce l’autonomia, mantiene alta la motivazione, stimola la ricerca e l’auto apprendimento. Se poi questo progetto è la costruzione di un evento teatrale, che mette in gioco la sensibilità, l’affettività e il linguaggio del corpo, la spinta a lavorare insieme e usare tutte le proprie capacità e competenze diventa potentissima.

Martedì dalle 15,25 alle 16,30

Lo studio della lingua spagnola permetterà all’alunno di ottenere una ricchezza pluriculturale che lo accompagnerà lungo tutto il suo percorso.

  1. Stabilire un primo contatto con un nuovo ritmo e musicalità del parlare​
  2. Acquisire le capacità per comprendere e sostenere conversazioni semplici​
  3. Sapersi descrivere e descrivere gli altri, sapersi raccontare agli altri​
  4. Sviluppare un repertorio di risorse linguistiche e culturali

Martedì dalle 16,30 alle 17,30 – Aula informatica

La Scuola è chiamata ad offrire ai propri alunni nuovi strumenti per leggere la complessità del reale. In quest’ottica si inserisce a pieno titolo un percorso di potenziamento e di integrazione delle tecnologie nella didattica, in modo che il loro utilizzo si estenda ad un numero sempre maggiore di alunni nella convinzione che le nuove tecnologie non debbano essere un valore in sé e per sé, ma un complemento che permette di fare didattica in maniera innovativa.

In una scuola il cui obiettivo principale è educare la mente, cioè insegnare a ragionare, ne consegue che l’informatica rappresenta una potente e preziosa risorsa nella progressiva conquista di capacità procedurali, tese anche all’autoapprendimento La finalità generale della scuola primaria è quella di ricercare, attraverso la multimedialità, legami trasversali fra le conoscenze e accrescere le competenze personali possedute da ciascun alunno. Finalità del progetto

  • Saper usare le tecnologie multimediali per migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento/apprendimento e per supportare le attività curricolari e/o aggiuntive previste dal P.T.O.F.
  • Sensibilizzare gli alunni alla riflessione sullo sviluppo del pensiero computazionale, fornendo loro l’opportunità di cimentarsi con forme di espressione originali e stimolanti, e mettendoli in condizione di esprimere le proprie peculiarità e le proprie visioni.

Obiettivi generali:

  1. Promuovere un’alfabetizzazione informatica di base;
  2. favorire lo sviluppo di capacità logiche, percettive e mnemoniche;
  3. elaborare testi attraverso la videoscrittura;
  4. creare, elaborare e utilizzare semplici immagini;
  5. sviluppare il pensiero computazionale;

Obiettivi di atteggiamento:

  • Utilizzare nuovi metodi di apprendimento grazie all’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica;
  • favorire l’unità del processo educativo degli alunni attraverso attività e percorsi interdisciplinari;
  • favorire lo sviluppo dell’autostima e l’integrazione nel gruppo classe.

Venerdì dalle 14,20 alle 16,20 – Aula

L’esigenza di introdurre nel progetto educativo della scuola primaria un percorso specifico di certificazione della lingua inglese è sostenuta dalla consapevolezza che i bambini vivono in una società multiculturale. Non si tratta di anticipare contenuti e metodi di altri ordini scolastici, ma di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni culturali di una società in rapida evoluzione.

E’ opportuno chiarire che il percorso e le attività di lingua inglese, non si configurano come insegnamento sistematico e strutturato della lingua straniera, ma come momenti di sensibilizzazione del bambino a un codice linguistico diverso dal proprio e, in senso più ampio, come azione di conoscenza di altre culture. Se consideriamo poi, che l’apprendimento è per sua natura globale, in quanto interessa molteplici piani della personalità, da quello fisico a quello affettivo cognitivo-relazionale, e che tutte le modalità di conoscenza sono trasversali ai campi di esperienza. Nelle classi 1° e 2° elementare i laboratori Cambridge offrono tutti i corsi dedicati ai “Prestaters”. 

I tutor di classe

I processi di apprendimento e di crescita umana negli alunni si sviluppano nel dialogo con tutti i docenti e gli adulti della scuola e vengono monitorati attraverso l’azione dei tutor di classe.

L’attività di Tutoraggio nella nostra scuola viene svolta un’ora alla settimana frontalmente in classe; i tutor incontrano poi almeno 2 volte all’anno personalmente gli alunni per un dialogo sui temi didattici e relazionali visibili nella scuola. L’azione tutoriale di un educatore con un allievo mira a:

  1. conoscere e far conoscere meglio le capacità dell’allievo;
  2. potenziare la motivazione;
  3. individuare punti forti e deboli, scoprire e suscitare interesse;
  4. indicare strategie per risolvere momenti critici esercitare e migliorare il metodo di studio.

L’azione tutoriale si sviluppa attraverso un rapporto educativo basato sulla reciproca fiducia, in una dinamica di dialogo e di collaborazione; una relazione continuativa e significativa sia per il giovane che per l’adulto. 

Particolare attenzione viene posta nei confronti che manifestano diversi disturbi dell’apprendimento:

Dislessia, disgrafia/disortografia e discalculia, denominate DSA, sono difficoltà specifiche di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.

Le DSA impediscono l’utilizzo in maniera automatica e strumentale delle capacità di lettura, di scrittura e di calcolo e possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana delle persone. La nostra scuola, in ottemperanza alle norme vigenti, garantisce il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con DSA al fine di favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi alunni, agevolandone la piena integrazione sociale e culturale.

Al fine di favorire l’apprendimento degli alunni DSA il Consiglio di Classe ritiene necessario l’uso di strumenti compensativi e misure dispensative e all’inizio dell’anno scolastico prende visione di ogni singola diagnosi.

L’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprende “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di Classe dando luogo alla creazione del documento BES firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia.

Progetto trasversale sul tema dell'anno

Ogni anno parte delle attività didattiche ruoteranno intorno ad uno slogan condiviso da tutte le scuole della Provincia Marista Mediterranea. In sede di Collegio, all’inizio dell’anno, gli insegnanti si confrontano per stabilire una linea di condotta comune alle diverse attività legate allo slogan.

All’interno di tali linee comuni, ogni insegnante sceglie le tematiche e le metodologie più consone all’età dei propri alunni, seguendo una precisa scansione temporale nel corso dell’anno. I valori presenti nello slogan faranno da sfondo allo spettacolo natalizio, alla settimana culturale ed allo spettacolo di fine anno.

Rapporto scuola-famiglia

La scuola, nello svolgere l’azione educativa, collabora con la famiglia e si mostra aperta a confrontarsi con tutte le presenze che costituiscono la realtà formativa del bambino. Muovendo da questa consapevolezza, i docenti impostano un dialogo costante, sincero ed aperto con le famiglie, garantendo un’informazione esauriente, globale e dettagliata sulle funzioni della scuola e delle attività didattiche, mediante incontri individuali settimanali, secondo l’orario di ricevimento presentato all’inizio dell’anno scolastico.

Servizio Mensa

La distribuzione del pasto è al tavolo con l’assistenza dei docenti. I pasti sono distribuiti secondo un menù settimanale affisso all’interno della scuola e sul sito istituzionale. Vengono onorate diete specifiche per allergie, intolleranze ecc. dietro presentazione di certificato medico. È obbligatorio per tutti gli alunni consumare il pasto presso i locali della mensa. A nessun bambino è consentito introdurre cibo nei locali della mensa. Se per motivi particolari un alunno è impossibilitato a consumare il pasto presso la mensa, deve essere ritirato all’uscita da un genitore che lo riaccompagna, poi, in tempo per l’inizio dell’attività pomeridiana.