Per il raggiungimento delle suddette finalità, le diverse attività riguardano tutti i campi di esperienza ed i loro traguardi per lo sviluppo delle competenze:
La finalità della Scuola primaria è: “l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.” Inoltre, la Scuola primaria: “svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese”.
L’educazione e lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini di ciascuno sono favorite dal riferimento all’insegnante prevalente di classe, che il bambino sente come responsabile principale della sua vita scolastica, in grado di sostenerlo attraverso il lavoro quotidiano nel suo sviluppo evolutivo. Nell’attività didattica, l’insegnante di classe è affiancato/a da altre figure professionali (per alcune discipline specifiche come lingua inglese, informatica, musica, scienza motorie, religione), altrettanto importanti alla formazione ed educazione unitaria del bambino. Viene scelto un itinerario didattico che fa riferimento alle fondamentali aree disciplinari, umanistica/artistica e logico-matematica, per il loro legame esplicito con l’esperienza e per la loro possibilità di offrire capacità strumentali di base.
Elementi fondamentali per il raggiungimento di questi obiettivi generali sono:
1 – L’esperienza del bambino attraverso cui si esplicitano idee e valori;
2 – Il passaggio graduale dal mondo dell’esperienza al mondo delle idee;
3 – La corporeità come valore;
4 – Il confronto interpersonale;
5 – La constatazione che la diversità delle persone e delle culture è una ricchezza. Tutto ciò si raccorda perfettamente con le finalità educative specifiche:
5.1. Esprimere un personale modo di essere,
5.2 Interagire con l’ambiente circostante,
5.3 Risolvere problemi,
5.4 Riflettere su sé stesso,
5.5 Maturare il senso del bello.
Come si può desumere, si tratta di competenze che si costruiscono su un sapere e su un saper fare che si intrecciano continuamente e che confluiscono nella possibilità di dare “senso alla vita”, sicuramente il più alto obiettivo di qualunque azione formativa.
La nostra scuola:
I percorsi che si realizzano nelle diverse realtà di classe, pur essendo unici e irripetibili, perché unici e irripetibili sono gli attori alunni/insegnanti, hanno valori pedagogici e scelte didattiche condivisi a livello di settore che diventano bussole fondamentali per dare una direzione unitaria ai processi di insegnamento/apprendimento.
Scelte condivise dal corpo docente:
La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell’uso più comune con il termine drammatizzazione si intendono genericamente tutte le forme di uso dei mezzi teatrali a fini educativi. E’ un’attività rivestita di precisi significati ludici e ottiene alto gradimento tra i bambini perché corrisponde ad una loro esigenza profonda.
La drammatizzazione infatti significa:
La valenza educativa e pedagogica del teatro nella scuola è ormai riconosciuta e comprovata. L’attività teatrale, esercitata con una metodologia adeguata, può rispondere ai bisogni più urgenti che i bambini si trovano ad affrontare nella complessità della società contemporanea e della sua crisi di certezze e aspettative. Il teatro rappresenta la forma d’arte collettiva per eccellenza.
Fare teatro significa anzitutto lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo spettacolo. Significa inoltre avere una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto in cui l’errore venga accolto e non censurato anche per i bambini svantaggiati o con problemi relazionali.
Per tutte queste ragioni l’attività teatrale può rispondere efficacemente ai nuovi e urgenti bisogni dei bambini. Rendere i bambini protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso accresce l’autonomia, mantiene alta la motivazione, stimola la ricerca e l’auto apprendimento. Se poi questo progetto è la costruzione di un evento teatrale, che mette in gioco la sensibilità, l’affettività e il linguaggio del corpo, la spinta a lavorare insieme e usare tutte le proprie capacità e competenze diventa potentissima.
Lo studio della lingua spagnola permetterà all’alunno di ottenere una ricchezza pluriculturale che lo accompagnerà lungo tutto il suo percorso.
La Scuola è chiamata ad offrire ai propri alunni nuovi strumenti per leggere la complessità del reale. In quest’ottica si inserisce a pieno titolo un percorso di potenziamento e di integrazione delle tecnologie nella didattica, in modo che il loro utilizzo si estenda ad un numero sempre maggiore di alunni nella convinzione che le nuove tecnologie non debbano essere un valore in sé e per sé, ma un complemento che permette di fare didattica in maniera innovativa.
In una scuola il cui obiettivo principale è educare la mente, cioè insegnare a ragionare, ne consegue che l’informatica rappresenta una potente e preziosa risorsa nella progressiva conquista di capacità procedurali, tese anche all’autoapprendimento La finalità generale della scuola primaria è quella di ricercare, attraverso la multimedialità, legami trasversali fra le conoscenze e accrescere le competenze personali possedute da ciascun alunno. Finalità del progetto
Obiettivi generali:
Obiettivi di atteggiamento:
L’esigenza di introdurre nel progetto educativo della scuola primaria un percorso specifico di certificazione della lingua inglese è sostenuta dalla consapevolezza che i bambini vivono in una società multiculturale. Non si tratta di anticipare contenuti e metodi di altri ordini scolastici, ma di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni culturali di una società in rapida evoluzione.
E’ opportuno chiarire che il percorso e le attività di lingua inglese, non si configurano come insegnamento sistematico e strutturato della lingua straniera, ma come momenti di sensibilizzazione del bambino a un codice linguistico diverso dal proprio e, in senso più ampio, come azione di conoscenza di altre culture. Se consideriamo poi, che l’apprendimento è per sua natura globale, in quanto interessa molteplici piani della personalità, da quello fisico a quello affettivo cognitivo-relazionale, e che tutte le modalità di conoscenza sono trasversali ai campi di esperienza. Nelle classi 1° e 2° elementare i laboratori Cambridge offrono tutti i corsi dedicati ai “Prestaters”.
I processi di apprendimento e di crescita umana negli alunni si sviluppano nel dialogo con tutti i docenti e gli adulti della scuola e vengono monitorati attraverso l’azione dei tutor di classe.
L’attività di Tutoraggio nella nostra scuola viene svolta un’ora alla settimana frontalmente in classe; i tutor incontrano poi almeno 2 volte all’anno personalmente gli alunni per un dialogo sui temi didattici e relazionali visibili nella scuola. L’azione tutoriale di un educatore con un allievo mira a:
L’azione tutoriale si sviluppa attraverso un rapporto educativo basato sulla reciproca fiducia, in una dinamica di dialogo e di collaborazione; una relazione continuativa e significativa sia per il giovane che per l’adulto.
Particolare attenzione viene posta nei confronti che manifestano diversi disturbi dell’apprendimento:
Dislessia, disgrafia/disortografia e discalculia, denominate DSA, sono difficoltà specifiche di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.
Le DSA impediscono l’utilizzo in maniera automatica e strumentale delle capacità di lettura, di scrittura e di calcolo e possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana delle persone. La nostra scuola, in ottemperanza alle norme vigenti, garantisce il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con DSA al fine di favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi alunni, agevolandone la piena integrazione sociale e culturale.
Al fine di favorire l’apprendimento degli alunni DSA il Consiglio di Classe ritiene necessario l’uso di strumenti compensativi e misure dispensative e all’inizio dell’anno scolastico prende visione di ogni singola diagnosi.
L’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprende “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di Classe dando luogo alla creazione del documento BES firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia.
Ogni anno parte delle attività didattiche ruoteranno intorno ad uno slogan condiviso da tutte le scuole della Provincia Marista Mediterranea. In sede di Collegio, all’inizio dell’anno, gli insegnanti si confrontano per stabilire una linea di condotta comune alle diverse attività legate allo slogan.
All’interno di tali linee comuni, ogni insegnante sceglie le tematiche e le metodologie più consone all’età dei propri alunni, seguendo una precisa scansione temporale nel corso dell’anno. I valori presenti nello slogan faranno da sfondo allo spettacolo natalizio, alla settimana culturale ed allo spettacolo di fine anno.
La scuola, nello svolgere l’azione educativa, collabora con la famiglia e si mostra aperta a confrontarsi con tutte le presenze che costituiscono la realtà formativa del bambino. Muovendo da questa consapevolezza, i docenti impostano un dialogo costante, sincero ed aperto con le famiglie, garantendo un’informazione esauriente, globale e dettagliata sulle funzioni della scuola e delle attività didattiche, mediante incontri individuali settimanali, secondo l’orario di ricevimento presentato all’inizio dell’anno scolastico.
La distribuzione del pasto è al tavolo con l’assistenza dei docenti. I pasti sono distribuiti secondo un menù settimanale affisso all’interno della scuola e sul sito istituzionale. Vengono onorate diete specifiche per allergie, intolleranze ecc. dietro presentazione di certificato medico. È obbligatorio per tutti gli alunni consumare il pasto presso i locali della mensa. A nessun bambino è consentito introdurre cibo nei locali della mensa. Se per motivi particolari un alunno è impossibilitato a consumare il pasto presso la mensa, deve essere ritirato all’uscita da un genitore che lo riaccompagna, poi, in tempo per l’inizio dell’attività pomeridiana.