Le parole “Risparmio Energetico” fanno ormai parte della vita di tutti i giorni, le sentiamo ai telegiornali e le leggiamo sui quotidiani come unica alternativa a scenari futuri preoccupanti.
Perché, finché è stato possibile, ci siamo radunati nelle piazze per cercare di dare voce al nostro Pianeta? Perché la Terra sta soffrendo e cerca in tutti i modi di farci capire che ha bisogno del nostro aiuto.
Come? La risposta è essenzialmente una: con il riscaldamento globale. Le conseguenze sono ben note: dall’effetto serra allo scioglimento dei ghiacci, dai repentini cambiamenti climatici alla riduzione delle biodiversità. Questi sono solo alcuni esempi ma sottolineano in maniera evidente la gravità e la dimensione del problema. Per questi motivi il risparmio energetico deve diventare una priorità.

Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile con i relativi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030 (https://unric.org/it/agenda-2030/).
Tra questi 17 obiettivi alcuni si soffermano in modo puntuale sul problema energetico poiché l’accesso all’energia è essenziale in ogni momento della nostra vita quotidiana e l’energia è la principale responsabile del cambiamento climatico.
Oggi la maggior parte dell’energia prodotta viene ottenuta sfruttando combustibili fossili che causano circa il 60% delle emissioni di gas serra globali da cui ne consegue il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature.
Tra gli obiettivi da raggiungere c’è la produzione di energia pulita ottenuta con tecnologie moderne e sostenibili, sfruttando per esempio le fonti di energia rinnovabili, ma anche un consumo minore, un risparmio energetico e uno stile di vita sostenibile.

Ma come possiamo risparmiare? E come possiamo avere uno stile di vita sostenibile?
Alcuni dati su cui riflettere.
Quanta acqua consumiamo mentre ci laviamo i denti se non chiudiamo il rubinetto? 11 litri/minuto
Quanta acqua consumiamo facendo la doccia? 10 litri/minuto
Se facciamo un rapido calcolo capiamo facilmente come due azioni tanto semplici e quotidiane possano essere estremamente dannose per il nostro Pianeta poiché meno del 3% dell’acqua sul nostro pianeta è potabile e un eccessivo utilizzo di acqua contribuisce allo stress idrico mondiale.
Se applicassimo nella nostra quotidianità la “regola delle tre R”: Ridurre, Riciclare, Riusare, risparmieremmo energie e inquineremmo di meno, proteggendo il nostro pianeta.
Altre buone abitudini consistono nel prediligere ove e quando possibile la luce solare. Ma non solo, è possibile risparmiare fino all’80 % di energia elettrica sostituendo le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo.
Anche nella scelta degli elettrodomestici è importante fare attenzione a quello che si sta per acquistare. Oggi, per aiutare il consumatore, i produttori sono obbligati per legge a etichettare anche secondo classe energetica il prodotto in vendita, in modo da scegliere in modo consapevole gli elettrodomestici più efficienti.
Queste sono solo alcune azioni che si possono intraprendere a livello personale per indirizzare il futuro nella giusta direzione. Chiaramente è necessario che ognuno faccia la sua parte, ma non solo, è soprattutto necessaria una sensibilizzazione a livello collettivo, perché le azioni del singolo diventino un piccolo tassello di una buona pratica comportamentale condivisa e regolamentata a livello globale.
Professoressa Sara Traverso, Docente di tecnologia per la Scuola Secondaria di I°.
La redazione dello Champagnat