Nel Giorno della memoria tanti sono gli appuntamenti che coinvolgono soprattutto i più giovani e i loro docenti impegnati a far conoscere e a ricordare i crimini commessi contro l’Umanità. Pochi, ovviamente, riguardano storie “a lieto fine” come questa che ha avuto luogo proprio nel nostro territorio.
Per i nostri alunni della scuola secondaria di primo grado abbiamo pensato di organizzare la proiezione di un film documentario di una vicenda accaduta vicino a noi.
Il film è stato introdotto dall’intervento del Dott. Angiolo Chicco Veroli rappresentante della Comunità Ebraica di Genova e dalla Professoressa Carla Barberi
La Scuola del Mediterraneo
Nella cittadina di Recco sorgeva la Scuola del Mediterraneo, fondata da Hans Weil, giovane professore universitario che dalla Germania si era trasferito in Italia con la famiglia poco dopo l’ascesa al potere di Hitler.
Era una scuola senza voti e senza diplomi, che accoglieva soprattutto figli di famiglie ebree. Si basava sull’alternanza di momenti di studio, in particolare della storia e delle lingue straniere, con attività pratiche come la cura di orti e giardini, l’insegnamento del nuoto e della fotografia..

Purtroppo la scuola venne chiusa d’autorità poco prima dell’emanazione delle Leggi Razziali fasciste. Leggi che vietavano agli ebrei di studiare nella scuola pubblica, ma anche di possedere una radio, di apparire sull’elenco telefonico, di avere dipendenti ariani.
Tutti gli ebrei stranieri dovevano lasciare il paese e così fu per la famiglia Weil, ma prima, gli studenti furono messi in salvo durante una finta gita sugli sci, in realtà una fuga attraverso le Alpi fino in Svizzera. Anche il professor Weil si salvò, ma non poté mai più riprendere il suo ruolo di educatore e dovette adattarsi a fare il fotografo. I suoi figli, però, poterono studiare e crescere liberi in America.
La nuova vita della Scuola
Circa una sessantina d’anni dopo i fatti narrati, la sede della ex-scuola venne divisa in appartamenti e uno di questi fu acquistato da una coppia di ricercatori universitari. Per merito loro fu riportata alla luce l’intera storia e fu rintracciata l’unica sopravvissuta, la figlia del prof. Weil, Constance che poté così ritornare con le sue figlie a Villa Palme..
Durante il suo ultimo soggiorno Constance Weil, incontrò anche gli studenti della scuola locale. Nacque così il progetto di realizzare un docu-film interpretato dagli stessi ragazzi e finanziato con una campagna di crowdfunding.
Oggi Connie non vive più. Le sue ceneri riposano in un piccolo cimitero, di fronte al primo mare della sua vita, quello di Recco.
Sulla sua lapide queste parole: “In memoria di Constance Weil, cittadina onoraria”.