La parola a loro…

LA PAROLA A FRATEL MASSIMO BANAUDI

La cosa difficile è trovare un titolo.

Mettere “Fratel Massimo lascia lo Champagnat: c’è una donna nel suo futuro!” è realistico, ma sembra Novella 2000.

“Cambia! dallo slogan alla vita” è generico e asettico.

“Una madre o un fratello? l’importante è una famiglia!” è un po’ troppo intimista.

“Tutto quello che non vi diranno mai su chi viene e chi va allo Champagnat” è complottismo puro.

Forse la cosa migliore è lasciar perdere i titoli e andare alla sostanza. Così, secco.

Ho passato 4 anni intensi, faticosi, ricchi, mossi, affilati, credetemi, alla fine,  gioiosi.

Le relazioni con la  mia comunità religiosa, con le famiglie, con chi lavora in questa scuola, con i bambini e i ragazzi, mi hanno fatto crescere, mi hanno trasmesso vita, mi hanno insegnato il valore dell’ascolto, della comprensione, del servizio vissuto da tutti voi.

La decisione di chiedere di poter vivere a Sanremo, con mia madre, per accompagnarla nei suoi 87 anni in segno di gratitudine, mi è sembrata necessaria. Ma lasciare questa scuola, questa famiglia, questa città mi costa, anche se so che chi prenderà il mio posto ha l’energia,  lo spirito, l’intensità per fare, con tutti i naviganti di questa nave, il giusto viaggio.

Il  grazie per tutto quello che è stato, è intimo e sentito;  la richiesta di perdono per i miei limiti e superficialità so che troverà spazio in tutti voi.

I distacchi e i cambiamenti sono necessari, ma a volte anche faticosi. Nella vostra amicizia, comprensione  e, perché  no, preghiera, saranno più leggeri.

Non smetto di essere un fratello marista, anzi, mia mamma, prima insieme a mio papà,  ha l’abitudine di dire il rosario alle ore 18,00, sapete Tvsatduemila, quello da Lourdes. Vi prometto che quando sarò lì, ogni pomeriggio, vicino a mia madre, pregherò per tutti voi, per chi ha fede, per chi è in ricerca, per chi è di un’altra religione, per chi non ne ha nessuna. Penserò specialmente ai più piccoli, alle persone in difficoltà, ai ragazzi che crescono, ai giovani che scelgono ogni giorno. Chissà, forse potrò esservi più vicino così.

Un abbraccio.

fratel Massimo Banaudi

LA PAROLA A NADIA PERAZZO

Dopo l’esperienza di quest’anno, mi è stato chiesto dall’Equipe Animazione Italia, il massimo organo di gestione delle scuole mariste, di assumere l’intera responsabilità della direzione didattica relativamente ai quattro plessi, un evento che mi ha sorpreso ma in perfetta sintonia con lo slogan che ci ha accompagnato lungo questo anno scolastico: “Cambia”.

Ringrazio di cuore per la fiducia dimostratami e malgrado senta tutta la responsabilità di succedere al carissimo Fratel Massimo, non posso fare altro che cercare di contraccambiarla con il mio impegno ed il mio lavoro a vantaggio dei ragazzi, delle famiglie e di tutto il corpo docente.

Un anno nuovo ci aspetta, un anno sicuramente impegnativo e NON privo di cambiamenti che plasmeranno un volto nuovo della scuola, anzi della nostra grande Famiglia.

Una scuola che mi auguro venga incontro ancora più incisivamente ai bisogni educativi, formativi e personali di ogni singolo alunno, perché i nostri ragazzi rappresentano il futuro e meritano tutta l’attenzione possibile ed è su di loro che bisogna puntare ed investire perché possano realizzare i propri sogni!

Ringrazio fin d’ora i Colleghi docenti ed il Consiglio dell’Opera per la cura e l’impegno con cui predisporranno le condizioni per avviare al meglio le attività didattiche-educative del prossimo anno scolastico.

Auspico la migliore collaborazione tra scuola e famiglia, anche grazie al contributo del Consiglio di Istituto e delle Rappresentanti, e garantisco un ostinato lavoro di squadra perché solamente un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile, soprattutto se ciò avverrà sotto la guida e grazie al Carisma del nostro Fondatore San Marcellino Champagnat!

Un abbraccio

Prof. Nadia Perazzo

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