L’Istituto Champagnat ha deciso di rinnovarsi, di darsi un nuovo volto. E in questo cambiamento di immagine esprime la sua bellezza. La prossima risistemazione del piazzale ne rappresenta un primo passo. La cura e l’attenzione verso i piccoli dettagli che compongono lo spazio in cui viviamo introducono quel decoro e quell’ordine che sono la premessa per intraprendere con convinzione la nostra missione educativa.
Noi apprezziamo la bellezza di un’opera nel momento in cui ci accorgiamo che è “fatta bene”, a regola d’arte, cioè rispecchia l’armonia che ne ispira il progetto e favorisce la dignità dell’uomo che la abita. All’opposto c’è la sciatteria, l’approssimazione con cui si compie il proprio dovere senza capirne il significato, con il risultato, trascurando la forma, di tradire anche la sostanza.
È in nome di quello stesso gusto per la bellezza che cercheremo di trasmettere anche nel nostro insegnamento la passione per il “ben fare”, il desiderio di dare un senso coerente e appagante a ogni nostro gesto.
Un’ora di lezione stimolante, un compito eseguito con cura e impegno, un comportamento leale e altruista, un contributo reciproco alla creatività: sono modalità differenti e integrate con cui nella nostra comunità dello Champagnat possiamo imparare a declinare gesti di bellezza. Solo così, in un ambiente dove le cose sono ben disposte e le persone svolgono ciascuna il proprio ruolo con entusiasmo e serietà, può avere un senso il nostro essere scuola.
Beatrice Astrua, professoressa Istituto Champagnat